PENELOPE
Accademia di Belle Arti/Scena Nuda - Festival Miti Contemporanei, Reggio Calabria
Penelope è un poema erotico e disperato, che espone con lucida follia e altissimo linguaggio le pene di un amor ritrovato, ma invivibile. Uno struggente grido di estasi erotica, che si trasforma in agonia. Penelope illustra le più atroci conseguenze dell’amore, ripercorrendo l’Odissea dal punto di vista di Penelope, la quale, oramai defunta, racconta il ritorno di Ulisse, come mai è stato raccontato. E’ la storia di una ossessione amorosa, un’ossessione che si fa verbo, strappando ogni singola parola al marasma di gemiti inarticolati, in cui questa donna innamorata affoga e si dibatte. Raccontare in scena il mito di Penelope, oggi, significa esser consapevoli di tutto questo, significa sfidare, sulle assi del palcoscenico, l’essenza più profonda del proprio essere, significa lanciare una sfida agli spettatori: una sfida a valicare il confine dello specchio, una sfida a spogliarsi della maschera per offrirsi nudi al cospetto di Verità .
• drammaturgia e regia Matteo Tarasco • con Teresa Timpano • musiche originali Mario Incudine • scene e costumi Francesca Gambino e Laura Laganà • direttore di scena Paolo Pannaccio • assistente di produzione Cristina Greco • foto di scena Pino Le Pera • produzione Accademia di Belle Arti/Scena Nuda – Festival Miti Contemporanei, Reggio Calabria