Il caos, quindi
Teatro Libero Palermo
Cos’è il caos, se non la scala per risalire dal pozzo delle convenzioni, di quella normalità che è maschera e personaggio e che vivere non è? È quel magma che gorgoglia e che all’improvviso prorompe di vita. Prorompe come la vita. I personaggi delle novelle – che si susseguono senza soluzione di continuità – si aprono al caos, escono di mente, in un farneticare assurdo, grottesco, in un continuo contagio, in una mutua ribellione fra parola e corpo. Un corpo vivo e vibrante, sempre in moto nel fremito del racconto del proprio destino, nel sussulto fragoroso della rivolta, che parte dal palcoscenico e ad esso ritorna, perché da che mondo è mondo il teatro è espressione del caos, luogo dell’etica della ribellione, insieme farmaco e veleno. Il caos, quindi. Ma chi o cosa può aver dato inizio all’epidemia? Chissà , forse… il pipistrello.
dalle novelle di Luigi Pirandello -Â drammaturgia e regia di Domenico Bravo -Â con Domenico Bravo, Viviana Lombardo, Silvia Scuderi -Â luci Gabriele Circo e Fiorenza Dado -Â Teatro Libero Palermo